Sublime dal lat. sublimis, comp. di sub «sotto» e limen «soglia»: propr. «che giunge fin sotto la soglia più alta», «la manifestazione del bello e del grande, nel suo più alto grado». Si tratta di quel preciso sentimento, a metà tra terrore e piacere, che sta nell’osservazione di qualcosa di spettacolare in grado di innalzare l’animo di chi lo guarda. È sublime quello che provoca turbamento e spaventa ma che, irrazionalmente e proprio per questo motivo, attrae. Così interrogare il futuro, attraverso l’osservazione del mare, è la prassi per cercare nuove certezze di fronte all’inesorabile, perpetuo movimento delle onde e al mistero insito nella sua abissale profondità.
I dipinti a olio che ritraggono il mare sono il frutto di un periodo dove realizzarli, per Luca Guenzi, è una necessità, sono la rappresentazione di qualcosa di inafferrabile e incomprensibile, proprio come la vita. Descrivono un mare insidioso che ricorda quello che viene ritratto da William Turner, dove l’essere umano si trova in balia dei cieli più plumbei e delle onde più violente. Ci parlano di un uomo che riflette sulla propria condizione di grande fragilità rispetto al senso di infinito che gli suggeriscono le grandi masse d’acqua, come nella “Grande Onda di Kanagawa” di Katsushika Hokusai.
ZonaZago7 è l’atelier dove sono state create queste opere e dove la suggestione del profumo del mare si mischia all’odore dei colori a olio e all’essenza della trementina, come accade negli studi dei grandi pittori.
Silla Guerrini
“Passo il mio tempo libero facendo ricerca, mi concentro sull’utilizzo di materiali innovativi, sulla combinazione tra tecniche fotografiche e pittura tradizionale o su percorsi sperimentali pervasi di tradizione pittorica. Dipingo quadri o pareti per il puro piacere, di fare con la mano quello che il cuore mi detta. Creo diorami cercando il materiale più idoneo per realizzare, miniaturizzato, ciò che immagino“.
Le vetrine sono una serie di opere iperrealiste di piccolo formato dipinte su tavola. Esterno e interno che si sovrappongono in una sorta di illusione dove la vita vissuta in strada si mescola con quella dei consumi. Le opere sono state esposte in una mostra personale nel 2005 alla Nt Gallery di Bologna.
Nel 2009, con Silla Guerrini, abbiamo dato vita agli inUTILI: movimento d’arte e di pensiero. Un interessante esperienza sociale, durata 5 anni, di condivisione in ambito artistico.
Dominare l’acqua non è facile, è come cavalcare un Appaloosa, il cavallo selvaggio indiano d’America che mantiene il suo carattere anche quando decide che gli starai in groppa. Si instaura così con l’animale un rispetto reciproco. Con l’acquerello accade qualcosa di simile.
Quella di Celeste è una storia che esce dalla mia fantasia. Si tratta di una favola che immagino svolgersi tra le aride scogliere dell’Irlanda e la fertile Toscana, dove c’è un gazebo con un candelabro decisamente particolare, una piccola macchina blu, delle curiose scatole di latta e molte alghe un po’ eccezionali.
Un racconto che si esplica attraverso dipinti, disegni e diorami.